Servizio da tè e caffè “Borromeo”
Manifattura di Meissen , 1736 - 1740
Descrizione
Su tutti i pezzi del servizio si ripetono la marca con la A in corsivo, sigla del re Augusto III di Polonia (1696 -1763), e lo stemma della famiglia Borromeo. Quest’ultimo, inserito di volta in volta nella decorazione, ha la forma di uno scudo, la scritta «Humilitas», le figure di un unicorno e un serpente a sinistra e di un dromedario a destra. Dal basso pende un emblema a forma di stella, che è stato identificato con quello dell’ordine polacco dell’Aquila Bianca. Un documento attesta che il 19 novembre 1736 re Augusto III di Polonia firmò l’investitura di Federico VI Borromeo (1703-1779) a tale ordine. Da qui l’ipotesi che Federico VI abbia commissionato il servizio o l’abbia ricevuto in dono dal re. Quest’opera è preziosa, oltre che per la raffinata decorazione a «scene di porto», per l’ottimo stato di conservazione, dovuto anche alla custodia: una bella cassa in legno rivestita di velluto verde con nastri, cerniere e serrature in argento.
Scheda tecnica
Artista
Manifattura di Meissen
Data
1736 - 1740
Materia e tecnica
porcellana dura
Dimensioni
Acquisizione
legato Gian Giacomo Poldi Pezzoli ?, 1879
Inventario
1034
ubicazione
Sala degli Stucchi
La Sala degli Stucchi è la prima sala storica del piano nobile, dove sono da sempre custodite le collezioni di porcellane e maioliche del Museo. Gian Giacomo Poldi Pezzoli ha acquistato personalmente la quasi totalità dei pezzi in mostra, seicentocinquanta circa, esposti in una vetrina costruita nel 1880 per dividere la Sala degli Stucchi dal Salone Dorato. La sezione delle porcellane di Meissen, senza dubbio la più ricca e significativa, copre la produzione della manifattura dal 1720 alla seconda metà dell’Ottocento, e comprende servizi da tavola, statuette e oggetti vari. Al tempo di Gian Giacomo la Sala degli Stucchi, chiamata Sala Gialla, aveva decori a stucco in stile Rococò, distrutti nel ’43 e parzialmente ricostruiti secondo i modelli originali.
collezione
Ceramiche
All’interno della ricca collezione di ceramiche del Museo sono presenti opere di grandi qualità eseguite dalle principali manifatture italiane – in particolare Doccia e Capodimonte – ed europee. Tra queste ultime, il nucleo più significativo è rappresentato dal nucleo di porcellane di Meissen del XVIII secolo, incrementata recentemente grazie alla generosa donazione della raccolta Zerilli-Marimò.