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San Francesco raccoglie il sangue di Cristo

Carlo Crivelli , 1489 - 1490

Descrizione
San Francesco raccoglie il sangue di Cristo di Carlo Crivelli

La minuscola tavola, nonostante le ridottissime dimensioni, presenta una scena notevolmente articolata. Lo sfondo si apre a sinistra in un paesaggio con una città turrita, visibile oltre un arco sbrecciato. Un alberello spoglio e una colonna in porfido alludono rispettivamente alla morte e alla flagellazione. Sulla colonna sono appoggiati alcuni strumenti della Passione, altri (chiodi, corona di spine, flagelli) stanno sul braccio della croce retta da Cristo.
Il Redentore è in piedi su un ricco tessuto, probabilmente un velluto su fondo oro, che gli fa anche da sontuoso sfondo. Cristo allarga la ferita sul costato, da cui stilla il sangue che viene raccolto da Francesco in una coppa d’oro. Il Santo, inginocchiato e con il viso levato verso Cristo, è colto in una posa assai naturale, leggermente curvo e con un piede puntato contro il pavimento. Lo spazio a destra delle figure è chiuso da un muro in conci di pietra, ritmato dalla presenza di ciuffi d’erba.
Il tema della raccolta del sangue di Gesù è assai raro nel Quattrocento, nonostante se ne trovino altri esempi illustri in Veneto, terra d’origine di Crivelli. È probabile che esso sia legato a una reviviscenza del culto del santo sangue, sostenuta da alcuni ordini mendicanti, e che committente del dipinto fosse un frate francescano, vista la presenza del santo patrono. Tale ipotesi sarebbe confermata dai molti rimandi, presenti nella piccola tavola, al martirio, alla morte e alla Resurrezione di Gesù.
In basso a sinistra compare la firma del pittore, che si dichiara “miles verus”. L’appellativo si riferisce al conferimento del titolo di cavaliere dello speron d’oro, o della milizia aurata, ricevuto da Crivelli fra il 28 ottobre 1488 e il 9 gennaio 1490, probabilmente ad Ancona, dove l’artista eseguì diverse opere per fra Bernardino Ferretti, appartenente a un’illustre famiglia anconetana e guardiano del convento dell’Osservanza francescana di San Francesco in Alto. Anche la tavoletta in esame fu forse commissionata dallo stesso committente.

Scheda tecnica

Artista

Carlo Crivelli, 1435-1495

Data

1489 - 1490

Materia e tecnica

tela (pittura a tempera)

Dimensioni

19 cm x 13 cm

Acquisizione

legato Gian Giacomo Poldi Pezzoli, 1879

Inventario

1584
ubicazione
Sala dei Trecenteschi

La Sala dei Trecenteschi, insieme alla Sala del Settecento Veneto e alla Sala del Perugino, ospitava gran parte della collezione di dipinti di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Storicamente nota come Terza Sala a Quadri e già Saletta dei Veneti, riunisce le opere dipinte tra il Trecento e il Quattrocento con la tecnica del fondo oro.

collezione
Dipinti

Tra i più di 300 dipinti, il vasto gruppo di opere italiane del Rinascimento comprende capolavori toscani (Botticelli, Piero della Francesca, Pollaiolo), lombardi (Luini, Boltraffio, Solario) e veneti (Bellini, Mantegna). Significativo anche il nucleo di dipinti del Settecento italiano (Guardi, Canaletto, Tiepolo, Fra Galgario). Prevalgono ritratti e dipinti di piccolo formato.

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