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Ritratto femminile detto La Cortigiana

Jacopo Palma il Vecchio , ca. 1520

Descrizione
Ritratto femminile detto La Cortigiana di Jacopo Palma il Vecchio

La donna indossa sopra la camicia bianca una bella e ricca sopravveste, probabilmente di damasco di seta, tinta in rosso, il colore all’epoca tra i più preziosi e ricercati.Come altri ritratti femminili di produzione veneta, caratterizzati da forte erotismo, anche questo è stato tradizionalmente ritenuto un ritratto di cortigiana. In realtà, la tipologia di ritratti femminili veneziani del primo Cinquecento a cui appartiene questo dipinto ha precisi riferimenti al tema del matrimonio.Le donne raffigurate espongono spesso un seno, porta dell’animo e del cuore, simbolo di fecondità, offerta d’amore, richiamo seduttivo.
Il fatto che un seno sia mostrato e l’altro in parte coperto non significa antitesi tra voluttà e virtù, ma compresenza di erotismo enunciato e vissuto, e erotismo moderato e sorvegliato che si realizza nel matrimonio. La donna qui raffigurata ha le lunghe chiome sciolte, una tradizione di lunga data per le spose venete; ha allentato il manto, che le sta scivolando dal corpo, e si presenta con la camicia bianca, elemento emblematico del corredo nuziale e simbolo anche di castità. Anche l’associazione tra il rosso e il bianco, i colori dell’amore, corrisponde a questa chiave interpretativa.
La forza della sessualità femminile è espressa non solo con l’esibizione del corpo, ma anche e soprattutto con i consolidati meccanismi di gesti e sguardo.Jacopo Palma il Vecchio, originario del territorio bergamasco ma veneziano di adozione, era famoso per la produzione di queste immagini a mezzo busto di fiorenti e procaci bellezze femminili, reinterpretando un’invenzione che era stata di Tiziano. Il dipinto, databile al 1520 circa, si colloca nella tarda produzione dell’artista. La tecnica pittorica, che conferisce alla superficie cromatica un aspetto fragile e riarso, trova riscontro in altre opere dell’ultima attività del pittore e conferma questa datazione.

Scheda tecnica

Artista

Jacopo Palma il Vecchio, 1480 ca.-1528

Data

ca. 1520

Materia e tecnica

tela (pittura a olio)

Dimensioni

86,9 cm x 73,1 cm

Acquisizione

legato Gian Giacomo Poldi Pezzoli, 1879

Inventario

0372
ubicazione
Sala del Palma

La storica Sala del Palma costituisce l’accesso principale alla Sala Trivulzio, che Gian Giacomo Poldi Pezzoli aveva scelto come collocazione privilegiata per la sua collezione di armi antiche, oggi esposte nella nuova Armeria al piano terreno. La sala ospita un dipinto di Palma il Vecchio e la preziosa raccolta di orologi solari dell’architetto Piero Portaluppi: oltre duecento pezzi giunti al Museo nel 1978, cinque anni dopo la corposa donazione di orologi meccanici della collezione Falck in mostra nella Sala degli Orologi.

collezione
Dipinti

Tra i più di 300 dipinti, il vasto gruppo di opere italiane del Rinascimento comprende capolavori toscani (Botticelli, Piero della Francesca, Pollaiolo), lombardi (Luini, Boltraffio, Solario) e veneti (Bellini, Mantegna). Significativo anche il nucleo di dipinti del Settecento italiano (Guardi, Canaletto, Tiepolo, Fra Galgario). Prevalgono ritratti e dipinti di piccolo formato.

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