Ritratto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli
Francesco Hayez , 1851
Descrizione
Il ritratto, che accoglie i visitatori all’ingresso della casa-museo, era stato commissionato dalla madre di Gian Giacomo, Rosina Trivulzio. Il giovane Poldi Pezzoli, in questa immagine ufficiale, è raffigurato in un interno privo di connotazioni spaziali, in cui la parete scura di fondo è animata soltanto da un riflesso di luce. Raffigurato seduto di tre quarti, con le gambe accavallate, in una posa elegante e disinvolta, guarda con intensità verso lo spettatore, con cui stabilisce un rapporto intimo e diretto. In passato il dipinto era stato datato al 1846-1848 circa, una datazione suggerita dalla foggia dell’abito, che sarebbe stato fuori moda già nel 1850. Oggi, invece, si preferisce datare l’opera al 1851, anno in cui fu esposta all’Accademia di Brera. Evidentemente, il futuro fondatore del Museo, divenuto maggiorenne ed entrato in possesso delle fortune di famiglia, aveva scelto di apparire con un abito nero, serio ed elegante, adatto a un ritratto di rappresentanza. Nei decenni centrali dell’Ottocento Francesco Hayez era il ritrattista più apprezzato dall’alta borghesia e dall’aristocrazia milanesi, che amavano la sua pittura rigorosa e interiorizzata, attenta all’indagine psicologica dei personaggi.
Scheda tecnica
Artista
Francesco Hayez, 1791-1882
Data
1851
Materia e tecnica
tela (pittura a olio)
Dimensioni
120 cm x 93.5 cm
Acquisizione
legato Gian Giacomo Poldi Pezzoli, 1879
Inventario
0048
ubicazione
Ingresso
collezione
Dipinti
Tra i più di 300 dipinti, il vasto gruppo di opere italiane del Rinascimento comprende capolavori toscani (Botticelli, Piero della Francesca, Pollaiolo), lombardi (Luini, Boltraffio, Solario) e veneti (Bellini, Mantegna). Significativo anche il nucleo di dipinti del Settecento italiano (Guardi, Canaletto, Tiepolo, Fra Galgario). Prevalgono ritratti e dipinti di piccolo formato.