Recipiente a forma di tapiro
Cina , 1736 - 1795
Descrizione
Questo recipiente veniva usato originariamente per versare il vino durante le cerimonie. Ha la forma di un tapiro dal corpo massiccio, zampe corte e orecchie ritte. La forma e la decorazione rimandano agli antichi vasi di bronzo zoomorfi “zun”, che risalgono alla dinastia Shang (circa 1600-1046 a.C.) e conoscono una nuova fortuna a partire dal periodo Northern Song (960-1126 d.C.). La schiena dell’animale ha un’apertura con un coperchio, mentre il ventre è vuoto per contenere il vino.La parte inferiore e le zampe dell’animale sono dorate; le zampe sono pieni e quindi il pezzo è molto pesante. Lo smalto (blu, verde, giallo, rosso e bianco su un fondo turchese chiaro) manca in alcuni punti. I governatori cinesi collezionavano rari animali d’oltremare e il tapiro che, allora come adesso, veniva dalla Malesia, era uno degli animali dei loro zoo privati.
Scheda tecnica
Artista
Cina
Data
1736 - 1795
Materia e tecnica
bronzo e smalto cloisonnè
Dimensioni
25 cm x 35 cm
Acquisizione
legato Gian Giacomo Poldi Pezzoli, 1879
Inventario
1125
ubicazione
Sala delle porcellane
La piccola sala ospita l’eccezionale parure di vasi da camino, dono della famiglia Zerilli Marimò e due ritratti di Giacomo Ceruti.
collezione
Oreficerie
Oggetti di oreficeria sacra, smalti, gioielli, oggetti da wunderkammer formano una raccolta eterogenea ma unica per rarità e la singolare qualità di molti dei suoi esemplari. Tra i pezzi eccezionali gli smalti medievali di Limoges, le oreficerie rinascimentali lombarde, gioielli e anelli cinquecenteschi, parures ottocentesche di Pio Castellani.