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Il Prà della Valle a Padova

Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto , 1741 - 1746

Descrizione
Il Prà della Valle a Padova, Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto

Realizzato tra il 1741 e il 1746, il dipinto raffigura la piazza del Pra’ della Valle a Padova, prima che i lavori di sistemazione, compiuti nel 1775-1776, ne alterassero la fisionomia. La tela è dunque anche una preziosa testimonianza della storia della città. Molte figure popolano il vasto spazio aperto, senza tuttavia animarlo.
Ciò che infatti fa vibrare la piazza non è il movimento delle persone, ma la luminosità che la pervade, la densità delle ombre contrapposta al chiarore delle luci; è il cielo che si schiarisce verso destra, che accentua l’andamento orizzontale della tela. Gli edifici ai lati del dipinto delimitano la piazza, coperta dall’erba e caratterizzata dalla basilica di Santa Giustina, a sinistra, e dal Collegio Universitario, a destra.
Il dipinto è un esempio del vedutismo veneziano, genere di cui Canaletto fu un maestro. L’artista era interessato alla rappresentazione esatta della realtà, e per fare ciò usava uno strumento da lui stesso messo a punto: la camera ottica. Costituita da una scatola, la camera ottica veniva posta davanti alla veduta della quale, attraverso specchi rifrangenti e lenti convesse, proiettava su un foglio l’immagine. L’artista poteva così realizzare sul posto gli studi preparatori e poi, nel suo atelier, eseguire opere su tela, o incisioni. Come le due incisioni all’acquaforte databili allo stesso periodo del dipinto che rappresentano Santa Giustina in Pra’ della Valle (inv.5819) e il Pra’ della Valle (inv.5820) donate al museo nel 2015.

Scheda tecnica

Artista

Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto, 1697-1768

Data

1741 - 1746

Materia e tecnica

tela (pittura a olio)

Dimensioni

39 cm x 87.5 cm

Acquisizione

legato Gian Giacomo Poldi Pezzoli, 1879

Inventario

0321
ubicazione
Sala del Settecento Veneto

La Sala del Settecento Veneto, insieme alla Sala del Perugino e alla Sala dei Trecenteschi, accoglieva la gran parte dei dipinti di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Storicamente nota come Prima Sala a Quadri, ospita oggi le opere del Canaletto, di Rosalba Carriera, Francesco Guardi e Giovanni Battista Tiepolo.

collezione
Dipinti

Tra i più di 300 dipinti, il vasto gruppo di opere italiane del Rinascimento comprende capolavori toscani (Botticelli, Piero della Francesca, Pollaiolo), lombardi (Luini, Boltraffio, Solario) e veneti (Bellini, Mantegna). Significativo anche il nucleo di dipinti del Settecento italiano (Guardi, Canaletto, Tiepolo, Fra Galgario). Prevalgono ritratti e dipinti di piccolo formato.

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