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Autoritratto con tigre e leone

Francesco Hayez , ca. 1831

Descrizione
Autoritratto con tigre e leone di Francesco Hayez

Per questo autoritratto Hayez ha scelto una tavola dall’insolito formato orizzontale e un taglio dell’immagine molto particolare.Il dipinto venne eseguito nel 1831, quando ai giardini pubblici di Milano passò un circo che esponeva con grande clamore in una gabbia un leone maschio e una tigre femmina che convivevano pacificamente. L’artista, ancora giovane, li ritrasse dal vero con grande perizia, e aggiunse se stesso in un angolo, come testimone di questo evento, mentre gira il capo rivolgendo uno sguardo, lievemente ironico, allo spettatore. Il ritratto funge anche da firma, dato che egli è ben riconoscibile grazie all’abito da lavoro e la berretta da pittore di tessuto floscio, simile a quelle che si vedono in diversi ritratti di Rembrandt.Della figura del leone, particolarmente maestosa, esiste un disegno preparatorio, conservato all’Accademia di Brera di Milano.

Scheda tecnica

Artista

Francesco Hayez, 1791-1882

Data

ca. 1831

Materia e tecnica

tavola (pittura a olio)

Dimensioni

43 cm x 51 cm

Acquisizione

donazione Riccardo Lampugnani, 1985

Inventario

4131
ubicazione
Sala dei Vetri di Murano

La sala era la stanza da letto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e ospita sia la raccolta di oggetti archeologici che la collezione dei vetri di Murano, circa duecento pezzi acquistati in gran parte dallo stesso Gian Giacomo e inizialmente custoditi nello Studiolo Dantesco. La Sala dei Vetri di Murano è stata gravemente danneggiata dai bombardamenti del ’43: sono andati perduti il soffitto a lacunari, il fregio affrescato da Luigi Scrosati e il camino, sempre di Scrosati. Si sono salvate le bellissime porte intagliate da Giuseppe Ripamonti e alcuni arredi.

collezione
Dipinti

Tra i più di 300 dipinti, il vasto gruppo di opere italiane del Rinascimento comprende capolavori toscani (Botticelli, Piero della Francesca, Pollaiolo), lombardi (Luini, Boltraffio, Solario) e veneti (Bellini, Mantegna). Significativo anche il nucleo di dipinti del Settecento italiano (Guardi, Canaletto, Tiepolo, Fra Galgario). Prevalgono ritratti e dipinti di piccolo formato.

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