Annunciazione con i santi Lazzaro e Antonio Abate, Caterina d’Alessandria e Chiara, Antonio da Padova e Giovanni Battista, Francesco e Gerolamo
Maestro di san Giovanni Evangelista , 1490 - 1500
Descrizione
Questa tavola d’altare è formata da cinque riquadri suddivisi da una cornice dipinta a trompe l’oeil; il rettangolo vuoto, in basso, era probabilmente destinato ad accogliere il tabernacolo. Unico polittico posseduto dal museo, fu acquistato da Gian Giacomo Poldi Pezzoli prima del 1857.La scena dell’Annunciazione, al centro, si svolge in un interno, dove Maria è sorpresa dall’Angelo mentre sta leggendo. Dalla finestra a vetri dipinti nel fondo della stanza entrano i raggi della luce divina e la colomba simbolo dello Spirito Santo.I santi (Lazzaro, Chiara, Caterina d’Alessandria, Antonio Abate, Antonio da Padova, Giovanni Battista, Francesco e Gerolamo) sono raffigurati in piedi, uno accanto all’altro, sotto un loggiato che si apre su un paesaggio. La resa dello spazio, la descrizione degli interni, l’attenzione al paesaggio e la tipologia delle figure evidenziano la qualità dell’opera e la sua matrice fiamminga.
Resta incerta l’attribuzione al Maestro di san Giovanni Evangelista, nome convenzionale di un anonimo pittore autore di pannelli con storie del santo, oggi a Palazzo Bianco a Genova.
Scheda tecnica
Artista
Maestro di san Giovanni Evangelista
Data
1490 - 1500
Materia e tecnica
tavola (pittura a tempera)
Dimensioni
234 cm x 223 cm
Acquisizione
legato Gian Giacomo Poldi Pezzoli, 1879
Inventario
1129
ubicazione
Sala Nera
La Sala Nera è una delle sale storiche del Museo, originariamente il salotto dell’appartamento di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Ispirata allo stile Rinascimento del Nord, evocato dal grande polittico fiammingo esposto a parete, ha continuato a chiamarsi Sala Nera nonostante la distruzione dei finissimi rivestimenti in ebano. Sono fortunatamente sopravvissuti ai bombardamenti i mobili e le porte, disegnati da Giuseppe Bertini e realizzati dall’equipe degli artigiani Giuseppe Speluzzi, Luigi Barzaghi e Pietro Zaneletti.
collezione
Dipinti
Tra i più di 300 dipinti, il vasto gruppo di opere italiane del Rinascimento comprende capolavori toscani (Botticelli, Piero della Francesca, Pollaiolo), lombardi (Luini, Boltraffio, Solario) e veneti (Bellini, Mantegna). Significativo anche il nucleo di dipinti del Settecento italiano (Guardi, Canaletto, Tiepolo, Fra Galgario). Prevalgono ritratti e dipinti di piccolo formato.