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Anfora

Attica , 540 a.C. - 530 a.C.

Descrizione
Anfora

L’anfora di argilla rosata è dipinta con vernice nera. La decorazione principale rappresenta una scena molto comune sulle ceramiche dell’epoca: due guerrieri che si affrontano. Il riquadro è delimitato nella parete superiore da una fila di boccioli di loto pendenti, collegati da archetti intrecciati. Sull’altro lato appare una quadriglia vista di fronte, con l’auriga in piedi al centro. Per la qualità della decorazione e per lo stato di conservazione, quest’anfora si può considerare uno dei pezzi migliori della collezione archeologica.

Scheda tecnica

Artista

Attica

Data

540 a.C. - 530 a.C.

Materia e tecnica

ceramica (a figure nere)

Dimensioni

38, 1 cm; diametro orlo 15,7 cm

Acquisizione

legato Gian Giacomo Poldi Pezzoli, 1879

Inventario

1063
ubicazione
Sala dei Vetri di Murano

La sala era la stanza da letto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e ospita sia la raccolta di oggetti archeologici che la collezione dei vetri di Murano, circa duecento pezzi acquistati in gran parte dallo stesso Gian Giacomo e inizialmente custoditi nello Studiolo Dantesco. La Sala dei Vetri di Murano è stata gravemente danneggiata dai bombardamenti del ’43: sono andati perduti il soffitto a lacunari, il fregio affrescato da Luigi Scrosati e il camino, sempre di Scrosati. Si sono salvate le bellissime porte intagliate da Giuseppe Ripamonti e alcuni arredi.

collezione
Archeologia

La collezione di archeologia raccoglie oltre duecentoventi pezzi, etruschi e romani: armi, ceramiche, sculture e oreficeria: questo nucleo è il più importante e proviene da corredi tombali che vanno dal IV secolo a. C. al II secolo d. C. In questa collezione rivive la passione di Gian Giacomo per le armi, ma non mancano ceramiche attiche e piccole sculture di epoca romana, a cui si aggiunge la recente donazione della collezione Necchi Rizzi.

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