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Allegoria della Virtù e della Nobiltà

Giambattista Tiepolo , 1740 - 1750

Descrizione
Allegoria della Virtù e della Nobiltà, Giambattista Tiepolo

In questa piccola tela un gruppo di due figure femminili e tre putti scorciati dal sotto in su si stagliano su un cielo solcato da nubi. L’opera è il bozzetto per una più vasta composizione di tema allegorico che Tiepolo eseguì in diverse repliche per soffitti di ville e palazzi privati. Nelle realizzazioni definitive al di sotto delle due figure principali compare un terzo personaggio: una donna seduta, attorno alla quale volteggia un pipistrello, si copre il volto con le mani. A lungo credute allegorie della Fortezza e della Sapienza, le due donne simboleggiano la Virtù e la Nobiltà secondo gli schemi derivati dall’Iconologia, il famoso trattato di Cesare Ripa.
La Virtù è la giovane alata che impugna una lancia, la Nobiltà, cui la Virtù si rivolge, è riccamente abbigliata e sostiene una statuetta di Minerva nella mano sinistra: le due trionfano sull’Ignoranza (così è infatti identificabile la terza donna). Le due versioni più vicine al nostro dipinto sono il soffitto del Palazzo dei conti Caselli di Udine (oggi Udine, Musei Civici) e un soffitto di Palazzo Barbarigo a Venezia (oggi Venezia, Ca’ Rezzonico), risalente al 1744-1745. La felice invenzione del gruppo centrale è fissata dal Tiepolo con pennellate rapide e vibranti, apprezzabili soprattutto nei panneggi mossi dal vento. La tavolozza è mantenuta chiara e luminosa anche nelle parti in ombra, dove il pittore fa sfoggio di un sapiente gioco di controluce .L.G.

Scheda tecnica

Artista

Giambattista Tiepolo, 1696-1770

Data

1740 - 1750

Materia e tecnica

tela (pittura a olio)

Dimensioni

35.4 cm x 30 cm

Acquisizione

1898

Inventario

0308
ubicazione
Sala del Settecento Veneto

La Sala del Settecento Veneto, insieme alla Sala del Perugino e alla Sala dei Trecenteschi, accoglieva la gran parte dei dipinti di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Storicamente nota come Prima Sala a Quadri, ospita oggi le opere del Canaletto, di Rosalba Carriera, Francesco Guardi e Giovanni Battista Tiepolo.

collezione
Dipinti

Tra i più di 300 dipinti, il vasto gruppo di opere italiane del Rinascimento comprende capolavori toscani (Botticelli, Piero della Francesca, Pollaiolo), lombardi (Luini, Boltraffio, Solario) e veneti (Bellini, Mantegna). Significativo anche il nucleo di dipinti del Settecento italiano (Guardi, Canaletto, Tiepolo, Fra Galgario). Prevalgono ritratti e dipinti di piccolo formato.

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